White Sposa Magazine
White Sposa is an Italian magazine devoted to bridal fashion. Since its debut in 2003, refined covers with a stunning visual impact are its signature. These covers are a complete novelty in the editorial panorama of that period: very sophisticated and unconventional, printed with particular techniques such as scented ink or embellished with precious graphic details such as Pantone colors or special printing techniques (embossing or hot foil printing).
Another vital element of this editorial project was the naming. The new name should allow co-edition in other countries. I ended up with the word "white" because it's memorable, easily pronounced, and expresses the context to which it refers: the bride's world. The name White can have many meanings, it is a traditional color of women's dress in the West, like paper is a white space where to play the theme chosen for each issue, and it engages the context of the wedding and declines it uniquely. After a year, the magazine was co-edited in Japan and is still published in Italy and Russia.
For the masthead, I chose (still in use) a font that belongs to the Dalliance family, designed by Frank Heine and distributed by the Californian digital foundry Emigré. The font is also perfect in titles, giving the idea of a floral romanticism, suggesting the contents without being the classic fluttering calligraphic character often used in the context of bridal fashion and weddings.
White Sposa Magazine
White Sposa è un magazine dedicato alla mondo della sposa e fin dal suo esordio, nel 2003, si caratterizza per la realizzazione di copertine estremamente ricercate con un forte impatto visivo. Le copertine di White Sposa sono una completa novità nel panorama editoriale di quel periodo: sofisticate, non convenzionali, stampate con tecniche particolari come la stampa con inchiostro profumato oppure impreziosita da originali dettagli grafici con l’uso di colori speciali, stampa a rilievo o parti laminate a caldo in oro, argento o glitter.
Oltre al progetto grafico del magazine, occorreva fare una ricerca per il nuovo nome della testata che doveva permettere la coedizione in altri paesi. La parola inglese White è stata scelta perché si ricorda e si pronuncia facilmente, fa parte del linguaggio comune ed esprime il contesto di riferimento, ovvero il mondo della sposa. Il colore bianco ha molti significati: oltre ad essere il classico colore dell’abito femminile in Occidente, rappresenta metaforicamente un foglio di carta, uno spazio bianco dove declinare il tema del numero sul quale ruota il tema del matrimonio e permette di raccontarlo in maniera sempre diversa. Dopo il lancio, il giornale è stato coeditato in Giappone e attualmente è pubblicato ancora in Italia e in Russia.
Il font della testata (ancora in uso), appartiene alla famiglia Dalliance disegnata da Frank Heine per Emigré. Questo font contiene un’idea di romanticismo vagamente floreale che suggerisce i contenuti del magazine, senza però essere un classico carattere calligrafico.
White Sposa Magazine
White Sposa is an Italian magazine devoted to bridal fashion. Since its debut in 2003, refined covers with a stunning visual impact are its signature. These covers are a complete novelty in the editorial panorama of that period: very sophisticated and unconventional, printed with particular techniques such as scented ink or embellished with precious graphic details such as Pantone colors or special printing techniques (embossing or hot foil printing).
Another vital element of this editorial project was the naming. The new name should allow co-edition in other countries. I ended up with the word "white" because it's memorable, easily pronounced, and expresses the context to which it refers: the bride's world. The name White can have many meanings, it is a traditional color of women's dress in the West, like paper is a white space where to play the theme chosen for each issue, and it engages the context of the wedding and declines it uniquely. After a year, the magazine was co-edited in Japan and is still published in Italy and Russia.
For the masthead, I chose (still in use) a font that belongs to the Dalliance family, designed by Frank Heine and distributed by the Californian digital foundry Emigré. The font is also perfect in titles, giving the idea of a floral romanticism, suggesting the contents without being the classic fluttering calligraphic character often used in the context of bridal fashion and weddings.
White Sposa Magazine
White Sposa è un magazine dedicato alla mondo della sposa e fin dal suo esordio, nel 2003, si caratterizza per la realizzazione di copertine estremamente ricercate con un forte impatto visivo. Le copertine di White Sposa sono una completa novità nel panorama editoriale di quel periodo: sofisticate, non convenzionali, stampate con tecniche particolari come la stampa con inchiostro profumato oppure impreziosita da originali dettagli grafici con l’uso di colori speciali, stampa a rilievo o parti laminate a caldo in oro, argento o glitter.
Oltre al progetto grafico del magazine, occorreva fare una ricerca per il nuovo nome della testata che doveva permettere la coedizione in altri paesi. La parola inglese White è stata scelta perché si ricorda e si pronuncia facilmente, fa parte del linguaggio comune ed esprime il contesto di riferimento, ovvero il mondo della sposa. Il colore bianco ha molti significati: oltre ad essere il classico colore dell’abito femminile in Occidente, rappresenta metaforicamente un foglio di carta, uno spazio bianco dove declinare il tema del numero sul quale ruota il tema del matrimonio e permette di raccontarlo in maniera sempre diversa. Dopo il lancio, il giornale è stato coeditato in Giappone e attualmente è pubblicato ancora in Italia e in Russia.
Il font della testata (ancora in uso), appartiene alla famiglia Dalliance disegnata da Frank Heine per Emigré. Questo font contiene un’idea di romanticismo vagamente floreale che suggerisce i contenuti del magazine, senza però essere un classico carattere calligrafico.
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